Da Il Sole 24 Ore
Utili della società tassati in capo ai
soci
Il 2005 è il secondo anno di applicazione della tassazione
per trasparenza, per effetto della quale gli utili delle società
partecipate vengono tassati pro quota in capo ai soci. Pertanto,
sia le società partecipate che i soggetti partecipanti devono
tenere conto, nella determinazione del reddito imponibile in
vista degli imminenti versamenti delle imposte a saldo, per il
2005 e in acconto, per il 2006, derivanti dalla compilazione del
modello Unico 2006. la questione riguarda sia chi si trova nel
secondo anno di efficacia dell’opzione, sia chi ha deciso di
adottare la trasparenza per il triennio 2005-2008. I soci delle
società trasparenti devono considerare, oltre agli utili e alle
perdite attribuite per trasparenza, le ritenute d’acconto subite
dalla partecipazione, i relativi crediti d’imposta, nonché gli
acconti versati dalla stessa partecipata e le eccedenze
d’imposta della stessa. La società trasparente deve calcolare il
proprio reddito imponibile, seguendo le regole di determinazione
del reddito d’impresa, applicando quindi all’utile civilistico
le variazioni in aumento e in diminuzione contenute nel Tuir,
evidenziate nel quadro RF di Unico 2006-SC. L’imponibile
determinato dalla società trasparente viene imputato ai soci in
proporzione agli utili.
C.Mezzetti, E.re, La trasparenza sposta il prelievo, in
Il Sole 24 Ore, 10/06/2006, pag. 22
Dalla Snc alla Srl
Al fine di concentrare in un unico soggetto giuridico le
attività di una snc e quelle di una Srl, è possibile cedere
tutte le quote della Snc alla Srl e poi sciogliere la società
ceduta, per mancata ricostituzione della pluralità dei soci. Il
Comitato consultivo per l’applicazione delle norme antielusive
ha espresso il suo parere favorevole all’operazione nei pareri
14 e 15 del 12 aprile 2006. Con una condizione: i beni della Snc
estinta, in sede di assegnazione alla Srl rimasta socio unico,
vanno tassati al valore normale. Il comitato ritiene che
l’operazione societaria descritta sia una valida alternativa
alla fusione per incorporazione e non presenti aspetti elusivi.
Non è però, corretto beneficiare dell’assegnazione in neutralità
fiscale dei beni posseduti dalla società in liquidazione
Luca De Stefani, Una Snc può sciogliersi in Srl, in Il
Sole 24 Ore, 10/06/2006, pag. 22
Da Italia Oggi
Servizi pubblici, esonero Iva a maglie
larghe
L’imprenditore che svolge un’attività economica in
concorrenza con un ente pubblico, qualora ritenga di essere
sfavorito dal mancato assoggettamento all’Iva dell’attività
esercitata dall’ente, è legittimato a far valere, nella
controversia che lo contrappone all’amministrazione finanziaria,
la disposizione dell’art. 4, n. 5, della sesta direttiva, che
esonera dall’imposta le attività svolte dagli organismi di
diritto pubblico in veste di pubbliche autorità, a meno che ciò
non provochi distorsioni di concorrenza di una certa importanza.
Lo ha stabilito la Corte di giustizia dell’Ue nella sentenza
C-430/04 dell’8 giugno 2006. Il procedimento è scaturito da una
controversia promossa in Germania da un’associazione che
gestisce un crematorio, che si era rivolta all’amministrazione
finanziaria per avere notizie sul regime fiscale adottato da un
comune che svolge la stessa attività, sostenendo che l’eventuale
mancato assoggettamento all’Iva avrebbe consentito al comune di
offrire i servizi di cremazione a prezzi più vantaggiosi
rispetto ai propri.
Franco Ricca, Servizi pubblici, esonero Iva esteso, in
Italia oggi, 10/06/2006, pag. 46
730 sportivo, ok anche dopo il 15
Anche i modelli 730 dei dipendenti del settore benessere
potranno essere accettati dai Centri di assistenza fiscale e dai
professionisti abilitati dopo la scadenza del 15 giugno. Questo
è quanto si evince dal comunicato stampa diramato dall’Agenzia
delle entrate lo scorso 7 giugno 2006. Possono presentare il
modello in questione tutti coloro che hanno in essere fino al
mese di luglio 2006 un contratto di lavoro dipendente o
assimilato, e che pertanto hanno a disposizione un sostituto di
imposta che possa effettuare le operazioni di conguaglio, e che
non siano obbligati alla presentazione del modello Unico perché,
per esempio titolari di redditi di impresa o di lavoratore
autonomo. Con riferimento al settore ricadono nella sfera del
730 tutti i dipendenti che sono assoggettati al Contratto
collettivo nazionale di lavoro del settore sport, fitness e
benessere, di cui è stata siglata l’ipotesi di accordo per il
rinnovo lo scorso 24 febbraio, che indirettamente fornisce anche
un primo elenco di sostituti di imposta obbligati a operare le
operazioni di conguaglio tra i quali si menzionano a titolo
esemplificativo: centri fitness, centri benessere, centri
natatori, campi da golf ecc.
Daniele Redaelli, Palestre, 730 aperto, in Italia oggi,
10/06/2006, pag. 48