Giovedì 29 Giugno 2006

Da Il Sole 24 Ore

Rivalutazione dei terreni, domani la scadenza
Domani (e non ci sono le condizioni politiche per immaginare un rinvio) è l’ultimo giorno per effettuare la rivalutazione dei terreni e delle partecipazioni in seguito alla proroga introdotta dall’articolo 11 quaterdecies, comma 4, del decreto legge 30 settembre 2005, n. 203. Si tratta della rideterminazione del valore dei terreni agricoli ed edificabili, nonché delle partecipazioni di società di qualsiasi tipo non quotate, agli effetti della plusvalenza che rientra nei redditi diversi (articolo 67, lettere a, b e c del Tuir). La rideterminazione dei valori richiede in primo luogo la redazione di una perizia di stima che deve essere giurata entro domani. Per quanto riguarda i terreni, possono redigere la perizia gli iscritti agli Albi di ingegneri, geometri, architetti, dottori agronomi, agrotecnici, periti agrari, periti industriali-edili. Per le partecipazioni, invece, possono ricevere l’incarico per le perizie gli iscritti nell’Albo di dottori commercialisti, ragionieri o nell’elenco dei revisori contabili. Sono inoltre ammessi i periti iscritti alle camere di commercio.
Gian Paolo Tosoni, Rivalutazioni al traguardo, in Il Sole 24 Ore, 29/06/2006, pag. 22

Edificazione parziale, perizia precisa
La rideterminazione del valore dei terreni presenta una serie di casi particolari. Relativamente all’usufrutto, l’agenzia delle Entrate, con la circolare 81/E/2002, ha precisato che per i terreni colpiti da usufrutto la rivalutazione spetta sia al nudo proprietario che all’usufruttuario. Il valore dell’usufrutto e della nuda proprietà si determina applicando i coefficienti in vigore ai fini dell’imposta di registro e sulla base dell’età dell’usufruttuario al 1° gennaio 2205. In ogni caso, come chiarito nella circolare 27/E/2003, il nudo proprietario non può rivalutare il valore dell’area corrispondente all’usufrutto in quanto manca il requisito del possesso. Inoltre, si ricorda che è consentito, con riferimento ai terreni in parte edificabili e in parte agricoli, rivalutare solo la parte edificabile a condizione che venga identificata in maniera precisa e dettagliata. I contribuenti, quindi, possono rivalutare anche solo una parte delle aree possedute, senza la necessità di un preventivo frazionamento, a condizione che la porzione sia esattamente identificata in perizia.
Gian Paolo Tosoni, Usufrutto, doppio intervento, in Il Sole 24 Ore, 29/06/2006, pag. 22

Il Governo apre sull’Irap
Possibile un rientro della maggiorazione automatica dell’Irap per le regioni che hanno sforato i conti sanitari. Lo ha detto il ministro dell’economia, Tommaso Padoa Schioppa, in risposta a un question time, davanti all’assemblea di Montecitorio, annunciando che se la collaborazione con le Regioni per il rientro della spesa sanitaria darà frutti in tempi rapidi, si cercherà di revocare gli incrementi di imposta che sono scattati a giugno. Le tre caratteristiche del patto, secondo Padoa-Schioppa, sono: una tutela adeguata della salute dei cittadini, uniforme su tutto il territorio nazionale; un sistema sanitario, dal punto di vista finanziario, coerente con il vincolo di disciplina dei conti pubblici; una piena combinazione tra autonomia e responsabilità finanziaria delle regioni. Per quanto riguarda il decreto legge, il testo è stato corretto, recependo proprio le norme  che mitigano gli effetti dell’aumento automatico di aliquota per le regioni che hanno sforato i conti sanitari.
Antonio Criscione, Padoa-Schioppa apre sull’Irap, in Il Sole 24 Ore, 29/06/2006, pag. 23

Da Italia Oggi

Ristrutturazione al palo
Al palo l’accordo di ristrutturazione dei debiti in assenza di facilitazioni fiscali. E’ questo quanto emerge a ridosso dell’introduzione di un istituto teso a facilitare l’accordo, di natura privatistica, tra l’impresa in difficoltà e i propri creditori. Nessun vantaggio fiscale deriva, infatti, dalla transazione, né possono essere invocate ipotesi di definizione della propria posizione debitoria con l’amministrazione finanziaria. Eppure, la predetta ristrutturazione è stata salutata come un necessario viatico che è andato a rinfocolare la filosofia della nuova legge fallimentare. Cioè a dire, fare in modo che sia salvaguardata la continuazione dell’impresa prima ancora di procedere a valutare la ricorrenza o meno di interventi giudiziali. In verità esistono due istituti tipici che mirano a tale bersaglio anche se la collocazione degli stessi nell’ambito della riforma ne differenziano le rispettive peculiarità. Si tratta del piano di risanamento e, per l’appunto, dell’accordo di ristrutturazione dei debiti rispettivamente contemplati nella lettera d) del secondo comma dell’art. 67 in materia di esenzione delle azioni revocatorie e dell’art. 182-bis. Entrambi, con le sfaccettature che adesso si vedranno, si pongono in un’ottica risolutoria della crisi o del declino.
A.Felicioni, G.Ripa, Ristrutturazione del debito. L’accordo è senza appeal, in Italia oggi, 29/06/2006, pag. 35

Tempi più lunghi per l’e-commerce
Mini-proroga per l’e-commerce: il Consiglio dell’Ue ha deciso di confermare fino al 31 dicembre 2006 l’applicazione dell’attuale regime Iva transitorio sulle prestazioni di servizi rese con mezzi elettronici, anziché sino alla fine del 2008 come proposto dalla Commissione. Lo stabilisce la direttiva n. 2006/58/Ce del 27 giugno 2006, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, serie L174/5, del 28 giugno 2006, che giustifica lo slittamento di sei mesi in previsione dell’adozione di nuove e più ampie misure, nel breve-medio periodo, in materia di localizzazione delle prestazioni di servizi e di adempimenti dei soggetti passivi. Sempre in tema di e-commerce, va ricordato inoltre che da dopodomani, il 1° luglio, entreranno in vigore le disposizioni di applicazione della VI direttiva contenute nel regolamento n. 1777 del 17 ottobre 2005.
Franco Ricca, Mini-proroga per l’e-commerce, in Italia oggi, 29/06/2006, pag. 36

Decreto blinda irap, oggi l’approvazione
Blocco del ravvedimento operoso per il versamento degli acconti Irap per salvaguardare il gettito in attesa della sentenza della Corte Ue. Applicazione della maggiorazione massima dell’1% alle aliquote in vigore nelle regioni che non avranno raggiunto entro domani un accordo con il governo sulla copertura dei disavanzi di gestione del Ssn; abolizione della maggiorazione dello 0,40% per i versamenti effettuati dal 20 giugno al 20 luglio; rinvio dell’aumento del 300% dei canoni demaniali al 31 ottobre e ammissione anche dei consumatori al tavolo tecnico predisposto dal governo per la rideterminazione dei canoni, insieme alle regioni e alle categorie interessate. Sono questi in breve i contenuti del provvedimento di conversione del decreto blinda irap, la cui approvazione da parte della Camera è slittata a oggi a causa dell’ostruzionismo messo in campo dall’opposizione, dopo che la maggioranza ha bocciato la richiesta di sospendere la seduta per 30 minuti, per dare modo al centrodestra di valutare quanto sta accadendo a Palazzo Madama.
Antonella Gorret, Irap, stop a ravvedimento operoso, in Italia oggi, 29/06/2006, pag. 37