Da Il Sole 24 Ore
Rivalutazione dei terreni, domani la
scadenza
Domani (e non ci sono le condizioni politiche per immaginare
un rinvio) è l’ultimo giorno per effettuare la rivalutazione dei
terreni e delle partecipazioni in seguito alla proroga
introdotta dall’articolo 11 quaterdecies, comma 4, del decreto
legge 30 settembre 2005, n. 203. Si tratta della
rideterminazione del valore dei terreni agricoli ed edificabili,
nonché delle partecipazioni di società di qualsiasi tipo non
quotate, agli effetti della plusvalenza che rientra nei redditi
diversi (articolo 67, lettere a, b e c del Tuir). La
rideterminazione dei valori richiede in primo luogo la redazione
di una perizia di stima che deve essere giurata entro domani.
Per quanto riguarda i terreni, possono redigere la perizia gli
iscritti agli Albi di ingegneri, geometri, architetti, dottori
agronomi, agrotecnici, periti agrari, periti industriali-edili.
Per le partecipazioni, invece, possono ricevere l’incarico per
le perizie gli iscritti nell’Albo di dottori commercialisti,
ragionieri o nell’elenco dei revisori contabili. Sono inoltre
ammessi i periti iscritti alle camere di commercio.
Gian Paolo Tosoni, Rivalutazioni al traguardo, in Il
Sole 24 Ore, 29/06/2006, pag. 22
Edificazione parziale, perizia precisa
La rideterminazione del valore dei terreni presenta una
serie di casi particolari. Relativamente all’usufrutto,
l’agenzia delle Entrate, con la circolare 81/E/2002, ha
precisato che per i terreni colpiti da usufrutto la
rivalutazione spetta sia al nudo proprietario che
all’usufruttuario. Il valore dell’usufrutto e della nuda
proprietà si determina applicando i coefficienti in vigore ai
fini dell’imposta di registro e sulla base dell’età
dell’usufruttuario al 1° gennaio 2205. In ogni caso, come
chiarito nella circolare 27/E/2003, il nudo proprietario non può
rivalutare il valore dell’area corrispondente all’usufrutto in
quanto manca il requisito del possesso. Inoltre, si ricorda che
è consentito, con riferimento ai terreni in parte edificabili e
in parte agricoli, rivalutare solo la parte edificabile a
condizione che venga identificata in maniera precisa e
dettagliata. I contribuenti, quindi, possono rivalutare anche
solo una parte delle aree possedute, senza la necessità di un
preventivo frazionamento, a condizione che la porzione sia
esattamente identificata in perizia.
Gian Paolo Tosoni, Usufrutto, doppio intervento, in Il
Sole 24 Ore, 29/06/2006, pag. 22
Il Governo apre sull’Irap
Possibile un rientro della maggiorazione automatica
dell’Irap per le regioni che hanno sforato i conti sanitari. Lo
ha detto il ministro dell’economia, Tommaso Padoa Schioppa, in
risposta a un question time, davanti all’assemblea di
Montecitorio, annunciando che se la collaborazione con le
Regioni per il rientro della spesa sanitaria darà frutti in
tempi rapidi, si cercherà di revocare gli incrementi di imposta
che sono scattati a giugno. Le tre caratteristiche del patto,
secondo Padoa-Schioppa, sono: una tutela adeguata della salute
dei cittadini, uniforme su tutto il territorio nazionale; un
sistema sanitario, dal punto di vista finanziario, coerente con
il vincolo di disciplina dei conti pubblici; una piena
combinazione tra autonomia e responsabilità finanziaria delle
regioni. Per quanto riguarda il decreto legge, il testo è stato
corretto, recependo proprio le norme che mitigano gli effetti
dell’aumento automatico di aliquota per le regioni che hanno
sforato i conti sanitari.
Antonio Criscione, Padoa-Schioppa apre sull’Irap, in
Il Sole 24 Ore, 29/06/2006, pag. 23
Da Italia Oggi
Ristrutturazione al palo
Al palo l’accordo di ristrutturazione dei debiti in assenza
di facilitazioni fiscali. E’ questo quanto emerge a ridosso
dell’introduzione di un istituto teso a facilitare l’accordo, di
natura privatistica, tra l’impresa in difficoltà e i propri
creditori. Nessun vantaggio fiscale deriva, infatti, dalla
transazione, né possono essere invocate ipotesi di definizione
della propria posizione debitoria con l’amministrazione
finanziaria. Eppure, la predetta ristrutturazione è stata
salutata come un necessario viatico che è andato a rinfocolare
la filosofia della nuova legge fallimentare. Cioè a dire, fare
in modo che sia salvaguardata la continuazione dell’impresa
prima ancora di procedere a valutare la ricorrenza o meno di
interventi giudiziali. In verità esistono due istituti tipici
che mirano a tale bersaglio anche se la collocazione degli
stessi nell’ambito della riforma ne differenziano le rispettive
peculiarità. Si tratta del piano di risanamento e, per
l’appunto, dell’accordo di ristrutturazione dei debiti
rispettivamente contemplati nella lettera d) del secondo comma
dell’art. 67 in materia di esenzione delle azioni revocatorie e
dell’art. 182-bis. Entrambi, con le sfaccettature che adesso si
vedranno, si pongono in un’ottica risolutoria della crisi o del
declino.
A.Felicioni, G.Ripa, Ristrutturazione del debito. L’accordo è
senza appeal, in Italia oggi, 29/06/2006, pag. 35
Tempi più lunghi per l’e-commerce
Mini-proroga per l’e-commerce: il Consiglio dell’Ue ha
deciso di confermare fino al 31 dicembre 2006 l’applicazione
dell’attuale regime Iva transitorio sulle prestazioni di servizi
rese con mezzi elettronici, anziché sino alla fine del 2008 come
proposto dalla Commissione. Lo stabilisce la direttiva n.
2006/58/Ce del 27 giugno 2006, pubblicata nella Gazzetta
Ufficiale dell’Unione Europea, serie L174/5, del 28 giugno 2006,
che giustifica lo slittamento di sei mesi in previsione
dell’adozione di nuove e più ampie misure, nel breve-medio
periodo, in materia di localizzazione delle prestazioni di
servizi e di adempimenti dei soggetti passivi. Sempre in tema di
e-commerce, va ricordato inoltre che da dopodomani, il 1°
luglio, entreranno in vigore le disposizioni di applicazione
della VI direttiva contenute nel regolamento n. 1777 del 17
ottobre 2005.
Franco Ricca, Mini-proroga per l’e-commerce, in Italia
oggi, 29/06/2006, pag. 36
Decreto blinda irap, oggi l’approvazione
Blocco del ravvedimento operoso per il versamento degli
acconti Irap per salvaguardare il gettito in attesa della
sentenza della Corte Ue. Applicazione della maggiorazione
massima dell’1% alle aliquote in vigore nelle regioni che non
avranno raggiunto entro domani un accordo con il governo sulla
copertura dei disavanzi di gestione del Ssn; abolizione della
maggiorazione dello 0,40% per i versamenti effettuati dal 20
giugno al 20 luglio; rinvio dell’aumento del 300% dei canoni
demaniali al 31 ottobre e ammissione anche dei consumatori al
tavolo tecnico predisposto dal governo per la rideterminazione
dei canoni, insieme alle regioni e alle categorie interessate.
Sono questi in breve i contenuti del provvedimento di
conversione del decreto blinda irap, la cui approvazione da
parte della Camera è slittata a oggi a causa dell’ostruzionismo
messo in campo dall’opposizione, dopo che la maggioranza ha
bocciato la richiesta di sospendere la seduta per 30 minuti, per
dare modo al centrodestra di valutare quanto sta accadendo a
Palazzo Madama.
Antonella Gorret, Irap, stop a ravvedimento operoso, in
Italia oggi, 29/06/2006, pag. 37