Da Il Sole 24 Ore
Fallimenti, scongiurare il rinvio
Giù le mani dalla riforma del diritto fallimentare. A poco
più di un mese dall’entrata in vigore della seconda parte
dell’intervento sulle procedure concorsuali, scendono in campo
le associazioni di categoria. Con una lettera indirizzata ieri
al ministro della Giustizia, Clemente Mastella, a quello
dell’economia, Tommaso Padoa Schioppa e al sottosegretario alla
presidenza del Consiglio, Enrico Leta, si ricorda, tra l’altro,
che la riforma così avviata deve, essere completata e non
arrestata o invertita. A firmare la richiesta Luca Corsero di
Montezemolo, Maurizio sella, Vittorio Mincato e Fabio Cerchiai.
Una presa di posizione forte, tesa soprattutto a scongiurare
qualsiasi ipotesi di rinvio. Nei giorni scorsi, infatti, era
iniziata a circolare con insistenza la voce di un possibile
slittamento. A farsi carico della richiesta erano stati
soprattutto i dottori commercialisti che avevano inviato un
articolato documento al ministro della giustizia, sollecitando
una riflessione ulteriore su una serie i questioni aperte e che
ancora ieri hanno rilanciato.
Giovanni Negri, Fallimenti, associazioni al contrattacco, in
Il Sole 24 Ore, 9/06/2006, pag. 25
Iva indebita ai fornitori
L’Iva addebitata in fattura per errore è indetraibile e non
fa scattare il rimborso ai non residenti, diritto che spetta
solo ai fornitori. E’ quanto afferma l’Avvocato generale della
Corte di giustizia europea nelle conclusioni su una causa che
riguarda questo tema, ma che ha ricadute sull’Iva interna. Sono
molto frequenti i casi in cui vengono emesse fatture per
operazioni che sarebbero invece esenti o fuori campo, così come,
nel dubbio, in presenza di una possibile quanto incerta aliquota
ridotta, il fornitore emette la fattura ad aliquota ordinaria,
dal momento che il cliente impresa (non esente) può portarla in
detrazione, o come si usa dire con il noto termine la scarica.
In questi casi non ci sono problemi per l’emittente, il quale
versa all’Erario l’imposta evidenziata in fattura, che risulta
comunque dovuta proprio per questo aspetto documentale, come
prevede la sesta direttiva comunitaria e, nell’ordinamento
italiano, il comma 7 dell’articolo 21 della legge Iva, il Dpr
633 del 1972. Cosa succede nel caso in cui è stata emessa una
fattura con Iva non dovuta o dovuta per importi inferiori? Come
accennato all’inizio, chi ha emesso la fattura versa l’imposta
all’Erario e chi la riceve la recupera.
Raffaele Rizzardi, L’Iva indebita va a chi fattura, in
Il Sole 24 Ore, 9/06/2006, pag. 26
Esenti le analisi cliniche
Le analisi mediche effettuate da un laboratorio privato
possono essere eseguite in esenzione Iva. La normativa Ue, però,
consente agli Stati di subordinare l’esenzione a determinate
condizioni. Spetta al giudice nazionale valutare se i Paesi
membri abbiano rispettato i limiti del loro potere discrezionale
applicando i principi comunitari, in particolare il principio di
parità di trattamento che, in materia di Iva, si traduce nel
principio di neutralità fiscale. Con la sentenza sulla causa
C-106/05, depositata ieri, la Corte di giustizia Ue ha risolto
una controversia tra una società tedesca che gestisce un
laboratorio privato di analisi e l’amministrazione finanziaria
di quel Paese, stabilendo che, in ogni caso, non è legittima una
normativa nazionale che escluda l’esenzione per le analisi
cliniche effettuate senza il diretto controllo di un medico.
Renato Portale, Analisi cliniche sempre esenti, in Il
Sole 24 Ore, 9/06/2006, pag. 26
Assistenze fiscali, si allungano i tempi
Si allungano i tempi nella fase iniziale dell’assistenza
fiscale, ma questo non dovrà incidere negativamente sulla
tempistica dei conguagli. Con il comunicato stampa diffuso
mercoledì, l’Agenzia consente infatti che i Caf e professionisti
abilitati accettino i modelli 730 anche dopo il termine del 15
giugno, purchè i modelli 730-4 contenenti il relativo risultato
contabile siano inoltrati ai sostituti d’imposta in tempo utile
per provvedere alle operazioni di conguaglio nei termini
previsti. Una situazione analoga si era già verificata nel 2002
e, in pratica, la nota diffusa l’altro ieri ufficializza che i
sostituti d’imposta sono obbligati ad accettare i 730-4 anche
dopo il termine del 30 giugno. Con la raccomandazione, tuttavia,
di procedere tempestivamente ai conguagli, facendo in modo che
le operazioni di conguaglio possano concludersi regolarmente.
Michela Magnani, Conguagli agganciati al 730-4, in Il
Sole 24 Ore, 9/06/2006, pag. 27
Annotazione separata, modelli definitivi
Sul sito delle Entrate è disponibile la versione definitiva
dei modelli per l’annotazione separata dei componenti rilevanti
per l’applicazione degli studi di settore, che devono essere
utilizzati dai contribuenti “multiattività” e “multipunto”. Si
tratta di: 1) soggetti che svolgono più attività di impresa per
le quali trovano applicazione studi di settore diversi
(“multiattività”); 2) soggetti che svolgono una o più attività
in diverse untà di produzione o di vendita (soggetti multipunto
ovvero “mutlipunto-multiattività”). I soggetti che rientrano
dell’obbligo dell’annotazione separata devono compilare i
modelli M (composizione dei ricavi), i modelli di comunicazione
dei dati rilevanti ai fini degli studi e il modello N, relativo
ai dati contabili e del personale. L’uso dei modelli per
l’annotazione separata e il relativo programma Gerico rimuove la
condizione di inapplicabilità degli studi di settore. L’uso di
“Gerico annotazione separata” fa sì che per il contribuente non
trovi applicazione né l’accertamento da studi di settore né
quello da parametri.
Dario Deotto, Definitive le annotazioni separate, in
Il Sole 24 Ore, 9/06/2006, pag. 27
Da Italia Oggi
Fiscalità energetica depotenziata
La scossa energetica di Bersani perde kilowatt strada
facendo. Almeno per il momento. Il disegno di legge delega, che
oggi andrà in Consiglio dei ministri, non apre più la strada al
superbollo sui Suw ed ha rinunciato anche a ricorrere dalla leva
fiscale per incentivare l’utilizzo di autoveicoli efficienti da
un punto di vista energetico e a basso impatto ambientale, per
regolare il costo alla pompa dei carburanti e per tagliare i
costi di elettricità e gas, come risarcimento per quei territori
in cui vengono realizzate nuove infrastrutture energetiche. A
quanto sembra, il ministero dell’economia avrebbe imposto un
vero e proprio aut aut al grosso delle proposte avanzate la
scorsa settimana dal ministro per lo sviluppo economico,
Pierluigi Bersani. E questo per non intaccare le entrate
nell’erario dello stato, proprio quando si profila la necessità
di mettere a punto una manovra bis.
Luigi Chiarello, Mani legate sulla fiscalità energetica, in
Italia oggi, 9/06/2006, pag. 29
Proroga per i canoni demaniali
In vigore da ieri il blocco dei versamenti Irap e la proroga
dei canoni demaniali marittimi: pubblicato in GU, con il numero
206, il decreto legge varato lo scorso 1° giugno dal governo. La
pubblicazione del provvedimento arriva dunque in tempo utile per
spiegare i propri effetti con riferimento alla scadenza
principale del mese che è quella del 20 giugno prossimo ai fini
del pagamento delle imposte a saldo per il 2005 e degli acconti
per il 2006. Peraltro, con riferimento all’imposta regionale, il
provvedimento si collega con quanto previsto dal decreto legge
n. 106 del 2005 in quanto è quest’ultimo decreto che, per il
periodo di imposta 2005, ha vietato la possibilità di
effettuazione del ravvedimento operoso e della riduzione delle
sanzioni in caso di comunicazione da parte dell’amministrazione
finanziaria in relazione a omessi, carenti o tardivi versamenti
del tributo. Il nuovo decreto, che regola la medesima
fattispecie, opera in relazione al periodo d’imposta 2006 e in
prima battuta con riferimento agli acconti.
Guido Greco, Irap, versamenti fissi, in Italia oggi,
9/06/2006, pag. 31
Spese per i Vip di rappresentanza
Sono di rappresentanza le spese per vitto e alloggio
destinate agli espositori fieristici e alle personalità
istituzionali presenti, ciò perché né in un caso né nell’altro è
ravvisabile il legame, seppur indiretto, con i ricavi di
vendita, quanto piuttosto la volontà di accrescere e migliorare
l’immagine della società. Questa la conclusione del parere n. 16
del 16 maggio 2006 del comitato consultivo per l’applicazione
delle norme antielusive. Il comitato sottolinea che con
specifico riferimento alle spese sostenute per garantire la
presenza di personalità politiche ed economiche, giornalisti
della stampa nazionale ed estera, rappresentanti dei principali
istituti operanti nel settore agricolo e docenti universitari,
non può certo dirsi, infatti, che le personalità in commento
siano i potenziali acquirenti degli spazi espositivi, ovvero i
destinatari dell’attività caratteristica esercitata
dall’Istante.
Alessandro Felicioni, Di rappresentanza le spese per i vip, in
Italia oggi, 9/06/2006, pag. 35