Venerdì 9 Giugno 2006

Da Il Sole 24 Ore

Fallimenti, scongiurare il rinvio
Giù le mani dalla riforma del diritto fallimentare. A poco più di un mese dall’entrata in vigore della seconda parte dell’intervento sulle procedure concorsuali, scendono in campo le associazioni di categoria. Con una lettera indirizzata ieri al ministro della Giustizia, Clemente Mastella, a quello dell’economia, Tommaso Padoa Schioppa e al sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Enrico Leta, si ricorda, tra l’altro, che la riforma così avviata deve, essere completata e non arrestata o invertita. A firmare la richiesta Luca Corsero di Montezemolo, Maurizio sella, Vittorio Mincato e Fabio Cerchiai. Una presa di posizione forte, tesa soprattutto a scongiurare qualsiasi ipotesi di rinvio. Nei giorni scorsi, infatti, era iniziata a circolare con insistenza la voce di un possibile slittamento. A farsi carico della richiesta erano stati soprattutto i dottori commercialisti che avevano inviato un articolato documento al ministro della giustizia, sollecitando una riflessione ulteriore su una serie i questioni aperte e che ancora ieri hanno rilanciato.
Giovanni Negri, Fallimenti, associazioni al contrattacco, in Il Sole 24 Ore, 9/06/2006, pag. 25

Iva indebita ai fornitori
L’Iva addebitata in fattura per errore è indetraibile e non fa scattare il rimborso ai non residenti, diritto che spetta solo ai fornitori. E’ quanto afferma l’Avvocato generale della Corte di giustizia europea nelle conclusioni su una causa che riguarda questo tema, ma che ha ricadute sull’Iva interna. Sono molto frequenti i casi in cui vengono emesse fatture per operazioni che sarebbero invece esenti o fuori campo, così come, nel dubbio, in presenza di una possibile quanto incerta aliquota ridotta, il fornitore emette la fattura ad aliquota ordinaria, dal momento che il cliente impresa (non esente) può portarla in detrazione, o come si usa dire con il noto termine la scarica. In questi casi non ci sono problemi per l’emittente, il quale versa all’Erario l’imposta evidenziata in fattura, che risulta comunque dovuta proprio per questo aspetto documentale, come prevede la sesta direttiva comunitaria e, nell’ordinamento italiano, il comma 7 dell’articolo 21 della legge Iva, il Dpr 633 del 1972. Cosa succede nel caso in cui è stata emessa una fattura con Iva non dovuta o dovuta per importi inferiori? Come accennato all’inizio, chi ha emesso la fattura versa l’imposta all’Erario e chi la riceve la recupera.
Raffaele Rizzardi, L’Iva indebita va a chi fattura, in Il Sole 24 Ore, 9/06/2006, pag. 26

Esenti le analisi cliniche
Le analisi mediche effettuate da un laboratorio privato possono essere eseguite in esenzione Iva. La normativa Ue, però, consente agli Stati di subordinare l’esenzione a determinate condizioni. Spetta al giudice nazionale valutare se i Paesi membri abbiano rispettato i limiti del loro potere discrezionale applicando i principi comunitari, in particolare il principio di parità di trattamento che, in materia di Iva, si traduce nel principio di neutralità fiscale. Con la sentenza sulla causa C-106/05, depositata ieri, la Corte di giustizia Ue ha risolto una controversia tra una società tedesca che gestisce un laboratorio privato di analisi e l’amministrazione finanziaria di quel Paese, stabilendo che, in ogni caso, non è legittima una normativa nazionale che escluda l’esenzione per le analisi cliniche effettuate senza il diretto controllo di un medico.
Renato Portale, Analisi cliniche sempre esenti, in Il Sole 24 Ore, 9/06/2006, pag. 26

Assistenze fiscali, si allungano i tempi
Si allungano i tempi nella fase iniziale dell’assistenza fiscale, ma questo non dovrà incidere negativamente sulla tempistica dei conguagli. Con il comunicato stampa diffuso mercoledì, l’Agenzia consente infatti che i Caf e professionisti abilitati accettino i  modelli 730 anche dopo il termine del 15 giugno, purchè i modelli 730-4 contenenti il relativo risultato contabile siano inoltrati ai sostituti d’imposta in tempo utile per provvedere alle operazioni di conguaglio nei termini previsti. Una situazione analoga si era già verificata nel 2002 e, in pratica, la nota diffusa l’altro ieri ufficializza che i sostituti d’imposta sono obbligati ad accettare i 730-4 anche dopo il termine del 30 giugno. Con la raccomandazione, tuttavia, di procedere tempestivamente ai conguagli, facendo in modo che le operazioni di conguaglio possano concludersi regolarmente.
Michela Magnani, Conguagli agganciati al 730-4, in   Il Sole 24 Ore, 9/06/2006, pag. 27

Annotazione separata, modelli definitivi
Sul sito delle Entrate è disponibile la versione definitiva dei modelli per l’annotazione separata dei componenti rilevanti per l’applicazione degli studi di settore, che devono essere utilizzati dai contribuenti “multiattività” e “multipunto”. Si tratta di: 1) soggetti che svolgono più attività di impresa per le quali trovano applicazione studi di settore diversi (“multiattività”); 2) soggetti che svolgono una o più attività in diverse untà di produzione o di vendita (soggetti multipunto ovvero “mutlipunto-multiattività”). I soggetti che rientrano dell’obbligo dell’annotazione separata devono compilare i modelli M (composizione dei ricavi), i modelli di comunicazione dei dati rilevanti ai fini degli studi e il modello N, relativo ai dati contabili e del personale. L’uso dei modelli per l’annotazione separata e il relativo programma Gerico rimuove la condizione di inapplicabilità degli studi di settore. L’uso di “Gerico annotazione separata” fa sì che per il contribuente non trovi applicazione né l’accertamento da studi di settore né quello da parametri.
Dario Deotto, Definitive le annotazioni separate, in Il Sole 24 Ore, 9/06/2006, pag. 27

Da Italia Oggi

Fiscalità energetica depotenziata
La scossa energetica di Bersani perde kilowatt strada facendo. Almeno per il momento. Il disegno di legge delega, che oggi andrà in Consiglio dei ministri, non apre più la strada al superbollo sui Suw ed ha rinunciato anche a ricorrere dalla leva fiscale per incentivare l’utilizzo di autoveicoli efficienti da un punto di vista energetico e a basso impatto ambientale, per regolare il costo alla pompa dei carburanti e per tagliare i costi di elettricità e gas, come risarcimento per quei territori in cui vengono realizzate nuove infrastrutture energetiche. A quanto sembra, il ministero dell’economia avrebbe imposto un vero e proprio aut aut al grosso delle proposte avanzate la scorsa settimana dal ministro per lo sviluppo economico, Pierluigi Bersani. E questo per non intaccare le entrate nell’erario dello stato, proprio quando si profila la necessità di mettere a punto una manovra bis.
Luigi Chiarello, Mani legate sulla fiscalità energetica, in Italia oggi, 9/06/2006, pag. 29

Proroga per i canoni demaniali
In vigore da ieri il blocco dei versamenti Irap e la proroga dei canoni demaniali marittimi: pubblicato in GU, con il numero 206, il decreto legge varato lo scorso 1° giugno dal governo. La pubblicazione del provvedimento arriva dunque in tempo utile per spiegare i propri effetti con riferimento alla scadenza principale del mese che è quella del 20 giugno prossimo ai fini del pagamento delle imposte a saldo per il 2005 e degli acconti per il 2006. Peraltro, con riferimento all’imposta regionale, il provvedimento si collega con quanto previsto dal decreto legge n. 106 del 2005 in quanto è quest’ultimo decreto che, per il periodo di imposta 2005, ha vietato la possibilità di effettuazione del ravvedimento operoso e della riduzione delle sanzioni in caso di comunicazione da parte dell’amministrazione finanziaria in relazione a omessi, carenti o tardivi versamenti del tributo. Il nuovo decreto, che regola la medesima fattispecie, opera in relazione al periodo d’imposta 2006 e in prima battuta con riferimento agli acconti.
Guido Greco, Irap, versamenti fissi, in Italia oggi, 9/06/2006, pag. 31

Spese per i Vip di rappresentanza
Sono di rappresentanza le spese per vitto e alloggio destinate agli espositori fieristici e alle personalità istituzionali presenti, ciò perché né in un caso né nell’altro è ravvisabile il legame, seppur indiretto, con i ricavi di vendita, quanto piuttosto la volontà di accrescere e migliorare l’immagine della società. Questa la conclusione del parere n. 16 del 16 maggio 2006 del comitato consultivo per l’applicazione delle norme antielusive. Il comitato sottolinea che con specifico riferimento alle spese sostenute per garantire la presenza di personalità politiche ed economiche, giornalisti della stampa nazionale ed estera, rappresentanti dei principali istituti operanti nel settore agricolo e docenti universitari, non può certo dirsi, infatti, che le personalità in commento siano i potenziali acquirenti degli spazi espositivi, ovvero i destinatari dell’attività caratteristica esercitata dall’Istante.
Alessandro Felicioni, Di rappresentanza le spese per i vip, in Italia oggi, 9/06/2006, pag. 35